Si è conclusa con molti spunti sul futuro delle relazioni sindacali, sulle progettualità cui la bilateralità può rispondere, come l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, la certificazione della parità di genere, la riqualificazione per lavoratori esclusi e molto altro, la “festa” per il compleanno di EbiCom, l’Ente bilaterale territoriale della provincia di Treviso, organizzato ieri per i 30 anni a Villa Braida di Mogliano Veneto, con gli interventi di Alessandro Nucara, direttore nazionale EBNT Ente del turismo, Giuseppe Zabbatino, direttore di EBinter, Guido Lazzarelli, direttore centrale delle politiche di lavoro di Confcommercio (in foto) e gli interventi di Adriano Bordignon (presidente) e Patrizia Manca (vicepresidente).

Unanime il riconoscimento a quanto svolto da EBiCom, considerato dai relatori nazionali “un laboratorio di avanguardia, capace di innovare nelle politiche attive, che ha creato in questi decenni aiuti e sussidi per i lavoratori e le imprese del terziario”.

Chiaro e coinvolgente il messaggio di apertura del Vescovo Monsignor Michele Tomasi che ha ribadito come “il tessuto di micro e piccole imprese del terziario, sia paragonabile alla trama e all’ordito, materiali preziosi che nutrono anima e spirito.”. Il Vescovo ha paragonato il tessuto delle imprese a quella “preziosa tessitura sociale, ricca di valori economici, che nella sua pluralità forma un’economia a servizio delle persone, dove trovano senso profondo e significato l’amicizia sociale, la sussidiarietà, la circolarità. Si è appellato ad EBiCom perché prosegua nel suo lavoro “aumentando la vocazione universalistica del tessuto, sempre più improntato al noi”.

Nell’occasione sono stati premiati i past president dell’Ente: è stato ricordato Luciano Colleoni, il primo presidente, mancato qualche anno fa, ed hanno ritarato la targa le figlie,  Aurelio Munari, Mirco Ceotto, Vigilio Biscaro, Massimo Marchetti, Mario Piovesan, Luca Bertuola, come coordinatore autore di molti progetti condotti dall’Ente, come quello con il CSV e l’adesione a Partecipare il Presente.