OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SUL TERZIARIO: CONFCOMMERCIO E BANCA PREALPI SAN BIAGIO PRESENTANO IL SECONDO REPORT 2022
È stato presentato oggi, al Palazzo del Terziario, dai vertici dell’Unione Provinciale Confcommercio: la Presidente Dania Sartorato e il Segretario Fabio Marcolin, congiuntamente a Francesco Piccin, Capoarea di Banca Prealpi SanBiagio - l’Istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo (TV), nel cuore delle Prealpi Trevigiane, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca - che sostiene l’Osservatorio congiunturale realizzato da Format Research, il secondo Report dell’Osservatorio congiunturale del 2022, progetto avviato lo scorso anno con l’obiettivo di indagare sentiment e andamenti dell’economia terziaria della provincia di Treviso.
La ricerca, condotta a marzo 2022 (nel pieno dello scoppio della guerra in Ucraina e dell’aumento del costo dell’energia) con interviste dirette su un campione di 500 imprese dislocate nei 4 mandamenti della provincia di Treviso (Treviso, Oderzo, Castelfranco Veneto e Vittorio Veneto), analizza 4 ambiti fondamentali: il clima di fiducia, la congiuntura economica, la liquidità e il credito, l’impatto della guerra in Ucraina,cui va aggiunta la valutazione del costo dell’aumento dell’energia.
I principali risultati
La nuova emergenza bellica determina una diminuzione del clima di fiducia, tuttavia, le imprese del terziario trevigiano affrontano la nuova crisi lasciando invariati i livelli occupazionali e continuando a impegnarsi negli investimenti già programmati. C’è la volontà di fare fronte alla nuova crisi, nonostante l’aumento abnorme del costo dei carburanti, delle forniture, dei servizi di trasporto e logistica, la crisi delle catene di fornitura che costituiscono i principali fattori di rischio per le imprese.
Le imprese del terziario di Treviso faranno fronte alle nuove difficoltà evitando di agire sul personale (solo il 2% delle imprese pensa di ridurre i propri organici) ed evitando di sospendere gli investimenti (solo il 6% delle imprese prevede di ridurre o annullare gli investimenti già programmati).
L’analisi degli ambiti vede in calo il clima di fiducia delle imprese del terziario di Treviso nei primi tre mesi del 2022 (indicatore pari a 37, nel trimestre precedente era 46). Il dato di Treviso è comunque al di sopra rispetto al dato medio nazionale.
Rapportando il clima di fiducia con riferimento all’andamento della propria attività economica: il livello di fiducia di Treviso è pari a 43 (era 49 nel quarto trimestre 21), comunque superiore al dato medio prospettico nazionale pari a 40.
Riguardo ai ricavi si registra una sostanziale stabilità rispetto al dicembre 2021 (43 di marzo su 44 di dicembre).
Nell’insieme, l’economia terziaria, anche in rapporto al periodo della Pasqua, ha tenuto con un dato superiore rispetto al dato medio nazionale. Stabile anche l’andamento dell’occupazione presso le imprese del terziario a Treviso. L’indicatore prospettico è pari a 42, comunque al di sopra rispetto a quello nazionale (39). Le imprese del terziario di Treviso tengono sul fronte dell’occupazione anche in vista della stagione estiva alle porte.
Il 94% delle imprese del terziario lamenta, a partire dalla fine del 2021, un incremento dei prezzi dei servizi di energia elettrica e gas. A conferma di ciò si prevedono extra costi di energia elettrica in un anno pari a +1,84 miliardi di euro (IVA esclusa) (+164% in un solo anno). Il 78% delle imprese del terziario lamenta, a partire dalla fine del 2021, un incremento del prezzo dei prodotti alimentari e non alimentari. A pesare sulle imprese sono anche l’aumento dei costi praticati dai fornitori della logistica (il 70% dichiara che sono aumentati).
Stabile la capacità delle imprese del terziario di Treviso di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario. Il dato, per quanto ancora lontano dalla situazione pre-Covid, testimonia la capacità del terziario di Treviso di far fronte alla crisi. Il valore di Treviso continua ad attestarsi al di sopra della media nazionale. Il 31% delle imprese hanno chiesto un finanziamento o un affidamento (o la rinegoziazione di un finanziamento o di un affidamento in essere) nei primi mesi del 2022. La quasi totalità delle imprese (82%) ha ricevuto il credito del quale aveva bisogno senza alcun problema.
Nel complesso, il 35% delle imprese del terziario di Treviso giudica «rilevante» il possibile impatto della guerra in Ucraina sull’andamento della propria attività economica nel corso del 2022.
I commenti:
Dania Sartorato, presidente Unione provinciale Confcommercio:
“Il 10 febbraio, quando abbiamo presentato il primo Report, ho esordito il mio mandato con l’ottimismo, anche se stavamo chiudendo il secondo, drammatico, anno di pandemia ed eravamo nel pieno della quarta ondata. Oggi siamo immersi in uno scenario di estrema ed inequivocabile incertezza e preoccupazione, ma voglio tenere l’approccio del bicchiere mezzo pieno. È l’unico approccio concesso a noi imprenditori ed Associazioni che li rappresentiamo, non per una banale semplificazione, ma per una razionale visione che questi dati ci ispirano, accettando non solo la complessità globale, ma la transitorietà totale di quest’epoca, dove il sentiment da un trimestre all’anno può mutare. Le ragioni per sperare stanno nella sostanziale tenuta occupazionale, nel normale calo di sentiment che accompagna gli eventi traumatici e, più in generale, i primi mesi dell’anno, nel fatto che le imprese, quali soggetti maturi, riescono ad accedere in maniera positiva e proficua al credito ed (aggiungo) ai sostegni governativi, nel fatto che siamo riusciti, grazie ai comportamenti responsabili, ad endemizzare questo virus potente con cui ora sappiamo convivere. Treviso e la sua provincia hanno indicatori superiori al resto del territorio: questo nel nostro linguaggio si chiama ripresa. Dobbiamo però, in questo scenario mutevole, cambiare paradigma: il “come prima” o il pre-Covid sta sparendo, esiste l’oggi, con la sola promessa di poter costruire un domani. Ciò che è cambiato è il parametro temporale: le nostre imprese si sono adattate alla transizione ed in questa transizione stanno assumendo adeguati comportamenti.”
Francesco Piccin, Capoarea di Banca Prealpi SanBiagio:
"Attendavamo con grande interesse l'Osservatorio Congiunturale dell'Unione Provinciale Confcommercio, perché rappresenta uno strumento per comprendere la percezione degli operatori del terziario di Treviso rispetto alle dinamiche congiunturali d’inizio anno che portano con sé molte incertezze. I dati che emergono dal Report sono in linea con quanto vediamo ogni giorno, in qualità di operatori bancari, rapportandoci con famiglie, imprese, artigiani e professionisti. Ci conforta in particolare la stabilità del fabbisogno di liquidità delle aziende, così come il dato relativo all'accoglimento delle richieste di credito, con oltre l'80% delle imprese che ha ottenuto quanto richiesto. Altrettanto importante è la stabilità che si registra nel costo, durata e garanzie richieste per ottenere un finanziamento, segno che il sistema bancario sta facendo la propria parte nel sostenere l'economia reale. Inflazione a parte, quindi, le dinamiche macroeconomiche non si sono ancora riflesse a pieno lato credito e costo del denaro. Nel trimestre in corso avremo modo di verificare quale sarà il loro effetto, ma sicuramente Banca Prealpi SanBiagio continuerà a svolgere il proprio ruolo a sostegno dell’economia locale, forte di una gestione di bilancio accorta e prudente e di un risultato 2021, appena approvato dall’Assemblea, che ne testimonia la solidità e la capacità di generare utili che vengono redistribuiti nel territorio”.
Gli ambiti in sintesi:
IL TESSUTO IMPRENDITORIALE
Le imprese del terziario (commercio, turismo, servizi) nel territorio della provincia di Treviso sono oltre 37 mila, costituendo il 63% dell’intero tessuto imprenditoriale extra agricolo del territorio. Il territorio della provincia di Treviso è suddiviso in quattro mandamenti autonomi: Treviso, Castelfranco Veneto, Oderzo, Vittorio Veneto.
Fig 1. Universo delle imprese.
CLIMA DI FIDUCIA
In calo il clima di fiducia delle imprese del terziario di Treviso nei primi tre mesi del 2022 (indicatore pari a 37 era 46). Il dato di Treviso è comunque al di sopra rispetto al dato medio nazionale.
In leggero calo il clima di fiducia con riferimento all’andamento della propria attività economica: il livello di fiducia di Treviso è pari a 43 (era 49 nel quarto trimestre), comunque superiore al dato medio prospettico nazionale pari a 40.
Fig 2. Andamento FIDUCIA ECONOMIA ITALIANA. Saldo= % migliore + ½ invariato
CONGIUNTURA ECONOMICA
Nel primo trimestre si registra una sostanziale stabilità dei ricavi delle imprese rispetto al dicembre 2021. L’economia del terziario ha tenuto per il periodo della Pasqua con un dato superiore rispetto al dato medio nazionale.
Stabile anche l’andamento dell’occupazione presso le imprese del terziario a Treviso. L’indicatore prospettico è pari a 42, comunque al di sopra rispetto a quello nazionale (39). Le imprese del terziario di Treviso tengono sul fronte dell’occupazione anche in vista della stagione estiva alle porte.
Fig 3. Andamento dei RICAVI. Saldo= % migliore + ½ invariato.
Il 94% delle imprese del terziario lamenta, a partire dalla fine del 2021, un incremento dei prezzi dei servizi di energia elettrica e gas. A conferma di ciò si prevedono extra costi di energia elettrica in un anno pari a +1,84 miliardi di euro (IVA esclusa) (+164% in un solo anno).
Il 78% delle imprese del terziario lamenta, a partire dalla fine del 2021, un incremento del prezzo dei prodotti alimentari e non alimentari. A pesare sulle imprese sono anche l’aumento dei costi praticati dai fornitori della logistica (il 70% dichiara che sono aumentati).
LIQUIDITÀ E CREDITO
Stabile la capacità delle imprese del terziario di Treviso di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario. Il dato per quanto ancora lontano dalla situazione pre-Covid testimonia la capacità del terziario di Treviso di far fronte alla crisi. Il valore di Treviso continua ad attestarsi al di sopra della media nazionale.
Fig 4. Andamento del FABBISOGNO FINANZIARIO. Saldo= % migliore + ½ invariato
Il 31% delle imprese del terziario di Treviso hanno chiesto un finanziamento o un affidamento (o la rinegoziazione di un finanziamento o di un affidamento in essere) nei primi mesi del 2022. La quasi totalità delle imprese (82%) ha ricevuto il credito del quale aveva bisogno senza alcun problema.
Fondamentalmente stabile il costo del credito, ossia i tassi di interesse, secondo il giudizio delle imprese del terziario di Treviso.Stabile il giudizio delle imprese del terziario della provincia di Treviso circa la situazione dal punto di vista della «durata» dei finanziamenti concessi per la restituzione del prestito.
GLI EFFETTI DELLA GUERRA IN UCRAINA
Nel complesso, il 35% delle imprese del terziario di Treviso giudica «rilevante» il possibile impatto della guerra in Ucraina sull’andamento della propria attività economica nel corso del 2022.
I fattori di rischio più rilevanti avvertiti dalle imprese del terziario di Treviso sono l’aumento ulteriore dei costi del carburante, il costo dei servizi di trasporto e logistica e l’ulteriore aumento del costo delle materie prime, inclusa una vera e propria difficoltà di reperimento delle materie prime stesse.
A fronte delle nuove difficoltà le imprese del terziario terranno testa evitando di agire sul personale (solo il 2% delle imprese pensa di ridurre i propri organici) ed evitando di sospendere gli investimenti (solo il 6% delle imprese prevede di ridurre o annullare gli investimenti già programmati).
Il 60% delle imprese del terziario di Treviso ritiene che lo scoppio della guerra in Ucraina avrà un impatto sull’andamento della propria impresa più significativo o almeno altrettanto significativo rispetto alla crisi provocata dalla pandemia da Covid-19.
Fig 5. Impatto dell’emergenza “guerra” in rapporto all’emergenza “Covid-19”
Nota metodologica - L’Osservatorio sull’andamento delle imprese del terziario della provincia di Treviso è basato su un’indagine continuativa a cadenza trimestrale effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi della provincia (800 interviste in totale). Margine di fiducia: +3,5%. L’indagine è stata effettuata dall’Istituto di ricerca Format Research, tramite interviste telefoniche (sistema Cati) e via web (sistema Cawi), nel periodo di aprile 2022. www.agcom.itwww.formatresearch.com
Banca Prealpi SanBiagio
Banca Prealpi SanBiagio è l’Istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo (TV), nel cuore delle Prealpi trevigiane, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca (CCB). Si tratta della BCC più grande nel Triveneto, la principale per partecipazione azionaria tra quelle facenti capo a CCB; mentre, considerando gli attivi di bilancio, si posiziona tra le prime cinque Banche di Credito Cooperativo a livello nazionale.
La fondazione dell’Istituto risale al 1894, esattamente cento anni prima del cambio di denominazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi. Oltre 120 anni di storia caratterizzati da crescita e sviluppo hanno portato, nel 2015, alla fusione per incorporazione di Banca Atestina e, nel 2019, alla fusione con Banca San Biagio del Veneto Orientale che, dal 1° luglio dello stesso anno, ha portato alla nascita di Banca Prealpi SanBiagio.
Banca Prealpi SanBiagio è una società cooperativa che fa della mutualità il proprio principio base e si impegna a soddisfare i bisogni finanziari dei propri soci e clienti, promuovendo soluzioni personalizzate, adatte ad ogni tipo di richiesta. L’Istituto è espressione del territorio in cui opera: una banca legata alle famiglie e alle piccole e medie imprese, che agisce da volano per l'economia del territorio, creando un circolo virtuoso che ha inizio con la raccolta e la gestione del risparmio della clientela privata, e si alimenta con il reinvestimento di queste risorse nell'economia locale attraverso l'erogazione di finanziamenti a imprese e famiglie, concludendosi con il sostegno alla crescita e all'occupazione nelle comunità di cui è parte.
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