Sottoscritto il contratto nazionale del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi

La presidente provinciale Dania Sartorato: “Non era un passaggio facile. Si sono date risposte ai lavoratori compatibilmente con la sostenibilità economica delle imprese”

Le novità più importanti riguardano circa 37 mila imprese del terziario della provincia di Treviso

“Non era un passaggio facile, visto che il comparto ha dovuto confrontarsi, in questi quattro anni, con la pandemia, le guerre e l’inflazione. Però è stato un impegno che tutte le parti hanno affrontato con senso di responsabilità cercando di dare risposte ai lavoratori compatibilmente con la sostenibilità economica da parte delle imprese. Riprenderemo la contrattazione in sede territoriale grazie anche al prezioso supporto della bilateralità

Dania Sartorato, presidente provinciale dell’Unione Confcommercio della provincia di Treviso, commenta così la firma dell’accordo per il rinnovo del contratto del Terziario, della Distribuzione e dei Servizi che interessa circa tre milioni di lavoratori in Italia e per la provincia di Treviso, circa 37.000 imprese del terziario.  L’accordo, che ha validità dal 1 aprile 2023 al 31 marzo 2027, prevede un aumento a regime di 240 euro al quarto livello, comprensivi di quanto già riconosciuto con il protocollo straordinario del dicembre 2022, e in aggiunta una "Una Tantum" a completamento del periodo di carenza contrattuale, di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.

Da sottolineare, tra gli altri aspetti innovativi e oltre agli aumenti salariali, l’aggiornamento e la revisione del sistema di classificazione, la nuova disciplina dei contratti a termine a seguito delle novità legislative intervenute, una risposta al lavoro disagiato con l’innalzamento dell’indennità per le clausole elastiche per il part time, il richiamo alla centralità della formazione per la competitività delle imprese e per l’occupabilità dei lavoratori, l’attenzione ai temi della parità di genere e del contrasto alla violenza sulle donne, l’investimento sulla sanità integrativa.

 

 

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