Si è concluso il mese di luglio, il mese-chiave per valutare l’andamento dei saldi estivi.
A fronte dei dati nazionali, che segnalano un passaggio regressivo rispetto al 2023 (-8%), il sistema Federmoda della Provincia di Treviso (negozi di abbigliamento, calzature, accessori, tessuti e articoli sportivi) registra invece a luglio un andamento stabile rispetto all’anno precedente. Il risultato medio, tuttavia, non è il frutto di performance omogenee, bensì di esercizi commerciali che testimoniano un netto miglioramento e di altri che invece denunciano un altrettanto netto deterioramento.
A fronte di questa polarizzazione, è allora importante guardare ai singoli segmenti del mercato: per esempio, vanno bene l’abbigliamento e la calzatura italiani di fascia medio-alta e di intonazione classica (sono in ripresa addirittura gli outfit da cerimonia!), mentre sono in affanno i capi più economici e il fast fashion.
Lo scenario rimane complessivamente connotato da una notevole incertezza nell’atteggiamento dei consumatori trevigiani: si coglie una buona propensione “emotiva” all’acquisto e all’acquisto di prodotti a elevata qualità e durata; ma tale propensione è frenata dalla cautela “razionale” indotta dai foschi scenari geopolitici internazionali e da un diffuso senso di spaesamento sociale. Nella Marca pesano poi, in negativo, sia il rallentamento della manifattura, tradizionale volano dell’economia locale, sia la fase attuale di scarsa vitalità progettuale dei centri storici; e, in positivo, sia l’ottima ripresa nelle presenze di turisti che, attratti dal Made in Italy, vengono intercettati dal trattamento personalizzato proprio dei negozi di moda di prossimità, sia i primi segni di affaticamento dei grandi centri commerciali e delle vendite on line con il conseguente “riflusso” verso la distribuzione classica.
in foto: Maria Beatrice Paludetti - Presidente Federmoda provincia di Treviso