FIDUCIA DELLE IMPRESE IN AUMENTO E MAGGIORE CAPACITÀ DI FAR FRONTE AL FABBISOGNO FINANZIARIO: SI PREANNUNCIA IL BOOM PER L’ESTATE

L’Osservatorio Congiunturale di Confcommercio e Banca Prealpi SanBiagio verrà presentato questa sera, nel corso di un convegno organizzato al BHR Hotel di Quinto di Treviso. Il report trimestrale analizza le imprese del trevigiano e dell'andamento economico del settore terziario con un focus dedicato al credito (periodo di riferimento: primo trimestre 2023. Prospettive al secondo trimestre 2023)

L’INDAGINE E IL COMPARTO

Format Research, per conto di Confcommercio Unione Provinciale di Treviso e di Banca Prealpi SanBiagio - l’Istituto di Credito Cooperativo con sede a Tarzo, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca -, prosegue il monitoraggio trimestrale del sentiment delle imprese del terziario trevigiano, questa volta focalizzandosi sul credito.

Il campione intervistato è composto da 800 imprese e riguarda il primo trimestre del 2023 con le proiezioni e le aspettative parametrate al 30 giugno.

I PRINCIPALI RISULTATI

  • Migliora la demografia delle imprese nei primi tre mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022: in aumento il numero delle realtà che nascono, decelera il tasso di quelle che chiudono. Le nuove iscrizioni a fine marzo 2023 sono 502 contro le 408 del 2022. Nel turismo il numero delle imprese nuove nate è raddoppiato a fronte di un crollo delle cessazioni di impresa. In totale, il saldo è di -382 nuove imprese, rispetto alle -399 dello stesso periodo dell’anno precedente. A maggio il terziario trevigiano registra 37.703 imprese su un totale di 64.291 imprese di cui attive 59.506.
  • Migliorano tutti gli indicatori legati alla fiducia: clima (42 con proiezione a giugno 44), andamento della propria impresa (50 con proiezione 53, superiore alla soglia che indica espansione di mercato), occupazione (44 con proiezione 49), ricavi (53 contro una media di 52). Numeri mediamente superiori agli indicatori nazionali. Permangono invece la difficoltà dovute all’aumento dei costi dei fornitori. Resta invariato il sentiment degli imprenditori rispetto al costo del credito, con un indicatore pari a 23. I settori che fanno registrare le performance migliori in questo senso sono quelli del commercio al dettaglio alimentare, dei pubblici esercizi e degli alberghi.
  • Migliora la capacità delle imprese di far fronte al proprio fabbisogno finanziario (da 39 a 42)ed un ulteriore incremento è previso anche per fine giugno (45, in linea col dato italiano). In sostanziale continuità il dato relativo alle imprese che hanno chiesto credito nei primi tre mesi del 2023: sono state il 20%. Il 48% di queste ha visto accogliere interamente la propria domanda di credito. Tale percentuale è superiore rispetto al dato medio nazionale. Il 56% delle imprese del terziario di Treviso ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, ben il 34% per effettuare investimenti) e il 10% per ristrutturare un debito. Stabile l’indicatore relativo al sentiment degli imprenditori riguardo al costo del credito (23 punti a marzo 2023). Migliora leggermente il giudizio degli imprenditori del terziario di Treviso sulla durata temporale del credito (39, superiore rispetto al 36 nazionale). Altrettanto stabile il giudizio degli imprenditori riguardo la situazione delle garanzie richieste dalle banche alle imprese a copertura dei finanziamenti concessi (pari a 41, nettamente superiore a quello nazionale, 30).
  • Nel corso del convegno, è emersa l’importanza della conoscenza dei prodotti finanziari e dell’offerta di credito, oltre che la funzione dei Confidi, gli Organismi di garanzia delle categorie economiche che facilitano gli imprenditori nell’interfacciarsi correttamente col mondo bancario, velocizzando gli iter e orientando verso le forme più adatte di finanziamento.

 

I COMMENTI

Dania Sartorato, Presidente dell’Unione provinciale Confcommercio

“Da questo report, sottolineo due aspetti. Il primo: emerge una platea di imprese che, pur piccole o piccolissime, appare molto “matura” ed informata perché dimostra non solo di conoscere il mondo bancario, ma di essere in grado di orientarsi e scegliere anche appoggiandosi ai Confidi. Il buon esito di molte richieste di credito dimostra che c’è un sostanziale allineamento tra questi due mondi. Il secondo riguarda la congiuntura: in questa prima fase del post-Covid iniziamo a vedere il recupero che ci aspettavamo e gli ottimi indicatori sulla fiducia parlano chiaro. La Marca trevigiana si sta rialzando, gli indicatori sono “frizzanti”, turismo e ricettività in particolare guardano all’estate con ottimismo, segno evidente che, nonostante i rincari e l’incertezza degli scenari, determinano comportamenti di acquisto e consumo confortanti, improntati senza dubbio al rilancio. Certamente, per i settori in crescita come il turismo, si prospettano alcune criticità, come la carenza del personale qualificato, con le quali stiamo convivendo da mesi”.

Francesco Piccin, Capoarea di Banca Prealpi SanBiagio

“I risultati emersi dall’indagine offrono una fotografia incoraggiante dello stato di salute del settore terziario trevigiano: l’incremento nel numero di nuove imprese, il miglioramento degli indicatori di fiducia e la percentuale significativa di aziende che hanno presentato richiesta di accesso al credito per investimenti, sono segnali di ripresa che, nonostante lo scenario incerto, consentono di guardare con ottimismo al prossimo futuro. Come Istituto di Credito Cooperativo, forti dei recenti risultati estremamente positivi, continueremo a supportare gli imprenditori, aiutandoli a far fronte alle problematiche quotidiane, e la Comunità, attraverso un utile a beneficenza record”.

Costantino Moret, Responsabile Commerciale di Banca Prealpi SanBiagio

“Essere Banca del territorio significa avere una relazione diretta con le Pmi e i professionisti che ne rappresentano la spina dorsale. Di conseguenza, la capacità di ascolto e di soddisfacimento delle reali esigenze, comportano per il Credito Cooperativo anche una grande responsabilità. La fiducia diventa il motore della relazione tra Banca e Impresa e viene alimentata dalla capacità di garantire una consulenza sulla gestione finanziaria completa, come testimonia l’indagine, aiutando gli imprenditori nel prendere decisioni di fondamentale importanza, per muoversi in un contesto che richiede sempre più competenze specialistiche”.

Pierluigi Ascani, docente all'Università La Sapienza di Roma e presidente di Format Research

“Stiamo assistendo in Italia, ormai da molti mesi, a questa parte ad una riduzione del credito disponibile e ad un aumento del costo del credito. A questo fenomeno, determinato dalle politiche monetarie adottate dalle Banche Centrali per contrastare l'inflazione, non è estraneo il territorio di Treviso, nell'ambito del quale tuttavia si registrano alcune evidenze importanti: la percentuale della domanda di credito espressa da parte delle imprese del terziario di Treviso ed "interamente accolta" da parte degli istituti di credito (48%) è superiore rispetto al dato medio nazionale (45%); le imprese della provincia di Treviso rilevano una situazione migliore rispetto alle imprese italiane con riferimento alla situazione delle garanzie richieste dalle banche a copertura dei finanziamenti concessi (l'indicatore a Treviso è pari a 41, contro il dato Italia pari a 30). In sintesi, se da una parte nel 2023 un certo irrigidimento della domanda e offerta di credito si registra ovunque, tale irrigidimento a Treviso sembrerebbe essere mitigato dalla capacità di imprese, banche e associazioni di categoria di fare network, lasciando alle imprese per altro maggiore capacità di manovra sul fronte delle garanzie. Il fatto poi che ben il 34% delle imprese del terziario di Treviso chieda credito alle Banche per fare investimenti è probabilmente segnale evidente sia del rinnovato clima di fiducia delle imprese, sia della capacità dei diversi attori del territorio di Treviso di lavorare in sinergia”.

 

presentazione dati Osservatorio: 2022-169tx 2023 I Trim P01 USO STAMPA.pdf

 

 

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