Venerdì 24 settembre 2021 è stata inaugurata la prima Sala delle donne del Veneto.
Il messaggio rivolto alle ragazze: “La prossima potresti essere tu”.
Arriva a Treviso, con l’inaugurazione ufficiale di venerdì 24 settembre in Piazza Rinaldi, la “Sala delle donne di Treviso”, la prima nel Veneto, ovvero una galleria itinerante (e vivente) di ritratti di donne “emblematiche e significative nei vari settori”. L’iniziativa - che trova collocazione nel programma del TCBF 2021 - prende le mosse dall’idea realizzata, nel 2016, da Laura Boldrini, allora Presidente della Camera, a Montecitorio, con l’obiettivo di dare visibilità a tutte le donne che, secondo quanto cita l’art. 4 comma 2 della Costituzione, abbiano contribuito significativamente “al progresso materiale o spirituale della società”.
Terziario - Donna Confcommercio, apprezzando lo spirito e la qualità dell’iniziativa, ha fortemente voluto portare l’iniziativa a Treviso, grazie ad un partenariato istituzionale che ne ha condiviso gli obiettivi e le motivazioni. La Sala delle Donne di Treviso vede lo schieramento di un parterre autorevole ed è il frutto di un lungo lavoro di rete ed istituzionale che vede uniti: la Prefettura, la Provincia, il Comune di Treviso e tutti i Comuni della Provincia, oltre all’Alto Patrocinio della Camera dei Deputati, il coinvolgimento dell’Università Ca’ Foscari, della Società Italiana delle Storiche. Con il prezioso contributo di Centro Marca Banca, una Banca che ha saputo cogliere le peculiarità del territorio e che opera con finalità sociali e culturali.
La “Sala delle donne” approda a Treviso dopo una accurata selezione di candidature pervenute dai vari Comuni e Istituzioni e porta due grandiose firme trevigiane: le preziose matite del TCBF per i ritratti, e l’autorevole penna del Festival Letterario Carta Carbone, che ne ha curato le biografie grazie alla passione della sua fondatrice, Bruna Graziani.
Ne è uscita una galleria di ritratti itinerante (e vivente) che condensa in sé tutto l’appoggio delle Istituzioni trevigiane, nasce dalla condivisione di tutta la rete paritaria, porta i grandi nomi della trevigianità e valorizza, negli 8 ritratti ma con 9 biografie (Dal Canton e Anselmi hanno 1 ritratto unico), le donne che si sono distinte in vari settori dell’economia, della cultura, della scienza e della società.
La Galleria:
8 ritratti per 8 settori e 1 specchio (per un totale di 9 biografie - 5 donne viventi e 4 scomparse)
8 – spiegano gli organizzatori- “non è scelto a caso: è il numero magico delle donne, che si rifà alla celebrazione dell’8 marzo e, se rovesciato, è il simbolo matematico di infinito. A questo si aggiunge uno specchio, altro oggetto fortemente evocativo, a fianco del quale verrà posto un potente messaggio “la prossima potresti essere tu”. Un messaggio rivolto alle ragazze, alle donne di ogni genere e provenienza: quasi un monito a scendere in campo, a darsi da fare, ad immaginarsi ritratte in una prossima Sala delle donne.
Gli 8 ritratti (eseguiti da 8 illustratori del TCBF) corrispondono ad altrettanti settori nei quali le donne selezionate si sono distinte. Ecco i nomi e le motivazioni della scelta:
EMMA DELLA LIBERA (ricerca scientifica, stem)
Studentessa, Associazione “Ogni Giorno per Emma Onlus”
“ci sono sempre due scelte possibili nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”.
ANTONIETTA GIACOMELLI (storia ed emancipazione femminile)
Educatrice, giornalista e scrittrice
“prima di rappresentare un sesso, la donna è una creatura umana – e giustizia e previdenza vogliono che una personalità le sia riconosciuta in tutti i modi”
MARINA SALAMON (imprese – professioni)
Imprenditrice
“La terra è una, eppure è abitata da tante specie diverse, legate dall’appartenenza a uno stesso pianeta. Facciamo parte di una trama, di un tessuto di intrecci continui”.
ELENA CASAGRANDE (cultura)
Organizzatrice di eventi e direttrice editoriale
“la filosofia, la cultura e l’arte sono per me un atto collettivo e interattivo, per la tenuta sociale e psicologica del nostro territorio, sono fuochi di resistenza, fuochi che mantengono aperta e viva l’immaginazione, la speranza, capaci di creare forme di riconoscimento reciproco”.
TINA ANSELMI (prima donna Ministro) e MARIA PIA DAL CANTON (entrambe politiche e insegnanti per un unico ritratto)
“quando le donne si sono impegnate nelle battaglie, le vittorie sono state le vittorie per tutta la società, la politica che vede le donne in prima linea è politica d’inclusione, di rispetto delle diversità, di pace” – Tina Anselmi
SILVIA MARANGONI
Atleta (sport)
“Dite sempre no al doping. La ricetta vincente è una sola: lavoro, lavoro, lavoro. Il talento è fondamentale, ma va allenato. Bisogna sempre credere fino in fondo ai propri sogni”
LUISA NAPOLITANO
Magistrato (diritti di genere)
“Ogni volta che una donna lotta per se stessa, lotta per tutte le donne” (Maya Angelou)
LUISA TOSI (scuola e formazione).
Insegnante, formatrice e scrittrice
“Forse è questo insegnare: fare in modo che a ogni lezione scocchi l’ora del risveglio.” Daniel Pennac
Per tutte le candidate le motivazioni della scelta sono state rigide e non derogabili: l’essersi battute per la loro posizione, ma anche aver aperto la strada alle altre donne e per il miglioramento della società, l’aver posto la questione di genere all’interno delle Istituzioni sia direttamente, lottando per la loro posizione, sia attraverso azioni di sensibilizzazione, condotte in sinergia con il territorio.
La Sala delle donne non è una struttura fissa, non è un monumento, ma è una galleria mobile, itinerante, che può essere portata in altri luoghi pubblici, che “va a portare messaggi” e testimonianze a tanti pubblici e piazze diverse. Quella di Piazza Rinaldi è la prima installazione (fino all’11 ottobre), poi sarà ospitata all’interno della Sede municipale (dal 12 ottobre al 12 novembre), poi si trasferirà al S. Artemio (dal 12 novembre per la celebrazione della giornata contro la violenza di genere del 25), sede della provincia di Treviso.
visitando il sito web dedicato al progetto www.saladelledonnetreviso.it è possibile consultare la versione integrale delle biografie delle donne ritratte e conoscere le varie tappe dell'esposizione.
“Terziario Donna Treviso”- spiega Valentina Cremona- “giunge con grande soddisfazione a questa tappa, è un risultato importante su cui abbiamo investito tempo, risorse e denaro. Ho deciso fin da subito di crederci perché questa non è la solita mostra o iniziativa autoreferenziale ma porta tre contenuti molto importanti. Prima di tutto il tema del racconto. Non basta fare o dire le cose, occorre fare in modo che poi vengano ricordate nel modo giusto. Perché le ragazze di oggi diventino donne consapevoli e mature occorre che abbiano un bagaglio di ricordi umani, una carrellata di immagini e storie che resta nel cuore e nella mente. La velocità relazionale in cui tutti siamo immersi ci ha disabituato a ricordare, invece questa iniziativa ci aiuta a farlo, ci costringe a pensare e a riflettere, ci fissa un prima e un dopo e ci porta a fare connessioni cronologiche e collegamenti. Contribuisce a formare l’identità di genere, tanto discussa e poco approfondita. L’identità di genere non è uno slogan, ma un percorso fatto di tante identità, utili alla crescita delle donne. Poi, il secondo, la multidisciplinarietà: questa iniziativa non ha nulla di libresco, ma ci porta, in giro per le piazze dei Comuni della Marca, un insieme di valori e capacità. Mette insieme la vita, l’arte, la scrittura, in un mix che rende questi ritratti un percorso umano sostenibile, vicino a tutti, da scoprire. Ci abitua a non dare nulla per scontato. Possiamo capire, con testimonianze viventi, la fatica dell’obiettivo, senza doverle cercare nella nuvola virtuale, ma qui, in una mappatura vivente ed itinerante. Infine, il terzo, il messaggio dello specchio: la prossima potresti essere tu. Lo specchio è prima di tutto un invito all’autoanalisi, poi anche una costante nella morfologia della fiaba, attraverso gli specchi sono passati miti e storie. Qui è concreto, diretto, eloquente, reale. Parla alle ragazze ma colpisce il cuore di tutti. Penso che ci sia molto bisogno di questo specchio e di questo appello: le ragazze di oggi non sono pienamente consapevoli che la loro storia è iniziata solo 70 anni fa, che nessuna conquista è duratura, e che a tutte potrebbe capitare di perdere un posto di lavoro per discriminazione. Mai come ora bisogna continuare a lottare, e le notizie che ci arrivano dalle donne afgane ce lo confermano. Siamo ancora all’alba dell’epoca della parità”.
“Le donne sono importanti protagoniste della nostra società e i benefici che apportano nel mondo del lavoro sono fondamentali strumenti per la creazione di valore – commenta il Direttore Generale di CentroMarca Banca Claudio Alessandrini - Questo progetto, che con orgoglio sosteniamo, rappresenta un gesto di riconoscimento per le eccellenze femminili che, grazie alle loro capacità e alle loro idee, hanno reso il nostro territorio un posto migliore. Ci auguriamo diventi un monito che spinga tutte le giovani donne a fare la differenza all’interno della comunità e nella loro vita.”
Gli illustratori selezionati dal Treviso Comic Book Festival
SILVIA MARANGONI – ILLUSTRAZIONE DI ILARIA URBINATI
MARINA SALAMON – ILLUSTRAZIONE DI MARTA SIGNORI
EMMA DELLA LIBERA – ILLUSTRAZIONE DI FRANCESCA RIZZATO
ELENA CASAGRANDE – ILLUSTRAZIONE DI RITA PETRUCCIOLI
MARIA LUISA NAPOLITANO – ILLUSTRAZIONE DI LORENZO GRITTI
LUISA TOSI – ILLUSTRAZIONE DI STEFANO ZATTERA
ANTONIETTA GIACOMELLI – ILLUSTRAZIONE DI PAOLO GALLINA
TINA ANSELMI E MARIA PIA DAL CANTON – ILLUSTRAZIONE DI MICHELE BRUTTOMESSO