Come ogni anno, ritorna il tempo dei saldi: quest’anno da sabato 4 gennaio. Si può dire che, in ogni caso, portando un allegro affollamento nei centri storici della Marca, rappresenteranno un fenomeno collettivo di aggregazione e di comunità.

Quanto alle previsioni economiche, Federmoda stima che in Veneto i consumatori spenderanno 241 euro per l’abbigliamento, 203 per le calzature e 179 per gli accessori. Si tratterà di spese “prudenti”, perché l’82% dei veneti sente sul proprio reddito, e dunque sulla propria propensione al consumo, il peso dell’inflazione trascorsa; e soltanto il 10% dichiara un budget più alto della volta precedente.

Si annuncia il ritorno al negozio “fisico”, preferito dal 66% dei veneti al negozio “virtuale” dell’e-commerce. E il 61% investirà sulla qualità dei prodotti, senza farsi sedurre dal prezzo contenuto.

I consumatori si riaffacceranno anche ai negozi multimarca, riscoprendo il rapporto personale di fiducia col “loro” negoziante, selezionatore dei prodotti più “giusti” e consulente del loro stile di vita.

Molto dipenderà dal Natale, anche in termini “emotivi”: se prevarrà un’atmosfera più serena e rilassata, tale da indurre ad acquistare e a condividere generosamente bei regali, quella stessa atmosfera fungerà da “acceleratore” per i saldi. Se al contrario l’intonazione sarà cupa - per una crisi geopolitica esterna o persino per fatti di cronaca locale -, i consumi post-natalizi si rattrappiranno. Un fattore positivo sarà rappresentato dal turismo culturale, soprattutto internazionale, che sta scoprendo il fascino lento ed elegante della Marca.

 

in foto: Maria Beatrice Paludetti Presidente Federmoda Confcommercio Unione Provinciale di Treviso

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