La vita digitale e multitasking, l’uso incontrollato degli smartphone, stanno tra creando nuovi disturbi visivi: gli ottici si formano
La vita digitale, la connessione continua, lo scrolling, l’uso incontrollato degli smartphone ormai indispensabili anche per gli acquisti e le incombenze quotidiane o l’accesso alla burocrazia, con l’aggiunta di persone sempre più over 60 al lavoro, stanno creando nuove esigenze e nuovi disturbi visivi. Per questo motivo, gli ottici di Federottica Confcommercio, la categoria presieduta da Giorgio Rocchi, ha organizzato un seminario formativo e di confronto con la classe medica ed universitaria, con l’obiettivo di attivare nuove sinergie e collaborazioni.
Al seminario, svoltosi presso la sede Ascom di Castelfranco, sono intervenuti tecnici, ma anche docenti universitari ed esperti per illustrare le varie novità.
Si è parlato di visione, di postura, di lenti progressive e multifocali, delle nuove tecnologie degli schermi, dei nuovi criteri estetici, anche in considerazione che l’età lavorativa si allunga sempre più.
“Servono-spiega il presidente Rocchi- soluzioni sempre più a misura di utente e l’ottico qualificato è in grado di fornire la soluzione più adeguata. L’incontro con la classe medica e con i docenti universitari è stato molto utile e costruttivo, noi ottici possiamo contribuire a creare sul territorio una corretta sensibilizzazione ed una cultura della prevenzione”.
Andrea Da Cortà, vicepresidente della categoria Federottica, sottolinea che: “oggi c’è bisogno di messe a fuoco diverse, di poter avere sempre una visione nitida e di vedere a distanze diverse negli stessi contesti. Il cambiamento sociale lo impone. Oggi i clienti-consumatori devono fare più cose contemporaneamente senza per forza cambiare occhiali: devono poter leggere i messaggi sulle proprie chat, lavorare al computer, ma anche guardare l’orizzonte fuori dalla finestra dell’ufficio se capita. Senza contare che chi è over 60 e al lavoro potrebbe non aver piacere di sentirsi etichettato come presbite per il proprio paio di occhiali”.
Il presidente Giorgio Rocchi ha inoltre ricordato che a breve, con il prossimo anno scolastico, gli ottici riprenderanno il contatto con le scuole primarie per educare i bambini alle corrette posture e prevenire così i disturbi della visione. “La fascia dell’infanzia” -conclude Rocchi- “è una fascia molto importante per iniziare ad educare alle buone abitudini. La postura sbagliata incide sulla capacità di vedere bene e spesso penalizza l’apprendimento”.