EVIDENZE SECONDO TRIMESTRE 2024 E PROSPETTIVE AL MESE DI SETTEMBRE. FOCUS SU SOSTENIBILITA’ E DIGITALIZZAZIONE
- Aumentano le imprese del terziario: nascono molte imprese dei servizi; turismo ricettività e ristorazione sono “performanti” mentre il commercio tradizionale mostra segni di stanchezza, segno di un terziario che sta “cambiando pelle”
- Tutti gli indicatori sono in leggero miglioramento ed alcuni si distinguono rispetto alla media nazionale
- Sostenibilità e digitalizzazione sono le due grandi rivoluzioni: entrate a pieno titolo nel DNA delle imprese, si registrano impegni positivi, una marcata propensione agli investimenti, politiche attive sullo sfondo, ma si tratta ancora di un percorso work in progress che chiede nuove progettualità e formazione
L’Unione provinciale Confcommercio e Banca Prealpi SanBiagio, in collaborazione con Format Research, presentano oggi,presso la sede di via Venier a Treviso, il terzo Report del 2024 dell’Osservatorio Congiunturale. La rilevazione prende in considerazione il secondo trimestre 2024 (aprile-giugno) e le prospettive per il mese di settembre 2024. Il campione delle imprese intervistate nel mese di luglio è di 800.
La ricerca ci restituisce le principali evidenze congiunturali del trimestre e include un focus sui processi di digitalizzazione e sostenibilità: in particolare, si sofferma sugli investimenti effettuati, sulle propensioni degli imprenditori, sui risultati raggiunti e sulle esigenze degli imprenditori per il futuro. L’indagine scatta una fotografia aggiornata dell’approccio reale del terziario a queste due grandi rivoluzioni: digital e green mettendo in evidenza che si tratta di percorsi articolati e complessi per i quali occorre sempre impegno, formazione, informazione, risorse, consulenze adeguate.
I DATI CONGIUNTURALI IN SINTESI
Demografia delle imprese
In totale, a fine giugno 2024, le imprese registrate nella provincia di Treviso ammontano a 62.298 di cui 57.993 attive. Di queste, ben 36.862 appartengono al terziario (15.519 nel commercio, 4.234 nel turismo, 17.109 nei servizi).
Rispetto al trimestre precedente il terziario è complessivamente cresciuto di 109 unità ed i saldi tra imprese nuove nate e cessazioni si sono molto ridotti: a marzo il segno meno era di - 458, ad oggi il segno è meno è solo -30. A soffrire di più sono le imprese del commercio (-50) e del turismo (-40), mentre nei servizi si registra un costante e progressivo saldo in positivo, con un aumento di 60 unità. Il trend del terziario è in crescita e il comparto rappresenta circa il 60% dell’intera economia della Marca trevigiana.
Indicatori e sentiment
Tutti gli indicatori, in questo secondo trimestre dell’anno, appaiono in rialzo: il clima di fiducia delle imprese del terziario della provincia di Treviso riguardo all'andamento dell'economia italiana all'inizio del 2024 è stabile: 36 leggermente al di sotto di quello del terziario nazionale (39): l’indicatore è destinato ad aumentare entro la fine del mese di settembre 2024 (37). Le prospettive di fiducia nell'andamento della propria impresa migliorano. Gli indicatori congiunturale e previsionale sono entrambi superiori alla media nazionale del terziario: 52 su 50 e 40 nazionali.
Congiuntura economica
Per quanto riguarda l’andamento dei ricavi si registra un netto aumento: l’indicatore congiunturale è pari a 53, in linea con le previsioni di marzo, superiore alla media del settore terziario nazionale (50). Rispetto al trimestre precedente, l'occupazione è rimasta stabile; tuttavia, le imprese della provincia di Treviso prevedono un lieve miglioramento entro il mese di settembre: 53 dato in linea con la media del terziario nazionale. Migliora l’andamento dei prezzi dei fornitori alle imprese: l’indicatore previsto per settembre è pari a 31.
La capacità delle imprese di soddisfare il proprio fabbisogno finanziario è migliorata e si prevede un leggero aumento degli indicatori per settembre 2024: 44 su 43 nazionale.
Domanda e offerta di credito
Aumentano le imprese del terziario che hanno chiesto credito nel primo trimestre dell’anno 2024. Il 55% delle imprese del terziario di Treviso ha fatto richiesta di credito per esigenze di liquidità e cassa, il 36% per effettuare investimenti e il 9% per ristrutturare un debito. La percentuale di imprese che richiedono credito per effettuare investimenti è aumentata: complessivamente aumenta la percentuale di imprese che vedono accolta interamente e parzialmente (61%) la loro richiesta di credito, rispetto al trimestre precedente (60%).
Migliora, infine, il giudizio degli imprenditori circa i costi ai quali il credito viene concesso (tassi di interesse): il dato è leggermente superiore a quello della media nazionale (36 su 34).
Migliora anche il giudizio degli imprenditori sulla durata temporale del credito: l’indicatore del secondo trimestre è pari a 43 ed è allineato a quello del terziario nazionale, anche per quanto riguarda le garanzie richieste a copertura dei finanziamenti concessi l’indicatore è 37 (38 nazionale).
SOSTENIBILITA'
Circa il 56% delle imprese del terziario definisce “sostenibile” la propria impresa, ovvero ritiene di aver effettuato azioni virtuose volte a diminuire l’impatto ambientale.
Negli ultimi due anni (quindi post pandemia), il 28,7% delle imprese ha investito in politiche per la sostenibilità: in particolare i pubblici esercizi, la ricezione turistica e i trasporti. Il 71,3% dichiara di NON aver investito negli ultimi due anni in sostenibilità, ciò significa che potrebbe aver investito negli anni ante pandemia. Tra gli investimenti in sostenibilità compaiono al primo posto l’efficientamento energetico (57,5%), l’adozione di prodotti monouso (45%), l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e pulite (33%), l’introduzione di nuovi prodotti e servizi sostenibili (30%), il controllo della sostenibilità dei fornitori locali (26,3%), la formazione specifica del personale (25%). Tra le motivazioni dei mancati investimenti, appaiono significativi i costi elevati (25,1%) la mancanza di competenze e di risorse (22,1%). Conforta, come prospettiva, il 37,3% delle imprese del terziario che ha manifestato l’intenzione di investire nei prossimi due anni. La quota di investimento in sostenibilità, nei due anni precedenti, è del 12,9% dei ricavi, mentre per i prossimi due anni, chi decide di investire in sostenibilità ambientale, pensa di destinare il 15,8% dei ricavi. La tutela del territorio ed il benessere della comunità sono le principali motivazioni che spingono all’investimento, superiori alla spinta competitiva per la singola impresa o al giudizio del cliente. Non mancano, per il settore, le criticità riscontrate nella troppa burocrazia per i finanziamenti (35,4%), nel quadro normativo complesso (28,3%) nella mancanza di budget o finanziamenti (27,6%). Le imprese “sostenibili” dimostrano, per il 67,5% di aver valorizzato adeguatamente l’investimento con adeguati strumenti di comunicazione, soprattutto i canali social.
DIGITALIZZAZIONE
La digitalizzazione è il secondo potente driver scandagliato nella ricerca che mette in evidenza come sia un processo evolutivo ampio ed articolato che riguarda vari aspetti della gestione di impresa. Scorre in tutti gli ambiti ma non è privo di difficoltà: nel reperimento delle risorse qualificate (fornitori esterni), nella poca informazione sul tema (non abbiamo chiaro cosa dobbiamo fare dicono gli intervistati), difficoltà nel reperire consulenti in grado di assistere sul fronte dell’innovazione, difficoltà di acquisizione di competenze interne. Per gli investimenti in digitalizzazione il 76,9% si avvale di consulenti, il 15,7% di Associazioni di categoria, l’8,3% di Istituti di credito, il 5% di risorse interne.
Gli investimenti in digitalizzazione consistono in: digital marketing (43,8%), condivisione elettronica di documenti con clienti e fornitori (42,1%), investimenti in sicurezza informatica e cyber security (41,3%).
Dania Sartorato, Presidente Unione provinciale Confcommercio:
Green e Digital sono le due grandi rivoluzioni che sono entrate, come testimonia questa ricerca, a pieno titolo nel DNA delle imprese terziarie ma anche di noi cittadini, consumatori, famiglie. Impattano sulla vita delle imprese, condizionano gli investimenti, offrono prospettive ed incidono sulla mentalità: in una parola, creano una nuova cultura cui tutti ci stiamo adeguando. Stiamo passando, con piccole azioni e molti progetti, dall’io al noi. La carrellata di dati e di percentuali presentati in questa ricerca ci fa capire che sono fenomeni in corso, mutevoli, che ci riguardano da vicino e che si presentano con tante sfaccettature. Si tratta di una cultura che non si quantifica solo in punti, ma che presenta varie sensibilità, che propone un percorso di maturazione in ogni impresa, coinvolgendo titolari e dipendenti, ma che coinvolge anche il mondo della scuola, l’universo formativo che sta al di fuori di noi e delle nostre imprese. Trovo significativa ed eloquente, nel mondo iperconnesso, il disorientamento generalizzato, il non saper cosa fare, la netta richiesta e ricerca di consulenti e di assistenti in entrambi i comparti, la difficoltà nel reperire risorse adeguate e di acquisire le competenze necessarie per affrontare il cambiamento.
La fotografia scattata mi induce a tre riflessioni. La prima: il terziario non sta a guardare. Cambia ed il post pandemia lo dimostra con le percentuali di chi dimostra di aver investito e di aver dato inizio al cambiamento, anche se minimo. La seconda: la quota di imprese che ha fatto scelte in materia di sostenibilità e digitalizzazione presenta una buona propensione verso la comunità ed il territorio: si fa largo una pluralità di intenti ed una sorta di coscienza collettiva che unisce ed uniforma i comparti economici e che abilita i territori. La terza: agevolazioni, sburocratizzazione ed informazioni complete devono diventare politiche attive concrete a disposizione di tutte le imprese, anche quelle più piccole e marginali.
In concreto? Cosa fanno le Associazioni?
In questo contesto la prima a cambiare è la Confcommercio, la nostra Confederazione che nell’accogliere le rivoluzioni, ha proposto, e noi in provincia con essa, il progetto EDI 5.0 che avrà dei veri e propri sportelli (SPIN) attivati presso le Ascom mandamentali (Treviso, Oderzo, Castelfranco, Vittorio Veneto) per incentivare una diffusa adozione di tecnologie innovative da parte delle piccole e medie imprese. Offriremo tanti e diversificati servizi di valutazione della maturità tecnologica e orientamento, per supportare al meglio le aziende nel loro percorso di innovazione. Contiamo di essere operativi da settembre 2024.
Abbiamo poi vari progetti formativi, che spaziano dalla formazione di base al Digitale nelle sue varie declinazioni, consentendo il massimo accesso a tutti gli interessati anche in modalità asincrona: https://spin.ediconfcommercio.it/formazione-per-le-imprese/.
Sul fronte consulenza, possiamo anticipare che a breve metteremo a disposizione delle imprese associate gratuitamente un’attività di consulenza mirata e un set di soluzioni partendo da un’analisi e valutazione sul posizionamento on-line dell’impresa, il digitale per l’ospitalità, rischio cyber, credito e sostenibilità (con relativa specifica reportistica che verrà messa a disposizione delle imprese).
Per il settore turismo e ricettività, che risulta il più performante sulla doppia rivoluzione, è stato avviato il progetto: “L’ospitalità che cambia natura” finalizzato a migliorare la competitività del sistema ricettivo ed a intercettare le nuove opportunità offerte dal mondo green e digital.
Desidero infine sottolineare l’importante impulso alla doppia transizione offerto dalla Camera di Commercio di Treviso-Belluno, che nell’ambito dei servizi offerti dal Punto Impresa Digitale, ha indetto un Bando di Concorso per la concessione di contributi alle MPMI a sostegno della doppia transizione digitale ed ecologica – Anno 2024. Le agevolazioni previste dal Bando consistono in contributi a fondo perduto concessi ai sensi dei Regolamenti (UE) n. 2023/2831 e n. 1408/2013. Vi possono partecipare le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Treviso-Belluno, risultanti iscritte ed attive al Registro delle imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale.
Francesco Piccin, Capoarea Banca Prealpi SanBiagio:
“Il secondo trimestre di quest’anno ci restituisce uno scenario in generale miglioramento. L’indicatore relativo alla capacità delle imprese di far fronte al proprio fabbisogno finanziario è in crescita rispetto al trimestre precedente e destinato ad aumentare anche nei prossimi tre mesi. Per quanto riguarda l’accesso al credito, assistiamo ad un leggero aumento delle richieste da parte delle imprese (dal 18% dello scorso trimestre all’attuale 19%); al contempo, emerge un lieve incremento di coloro che vedono accolta interamente e parzialmente la propria domanda di credito (dal 60% al 61%), così come della quota destinata agli investimenti. Un indicatore particolarmente rilevante riguarda il miglioramento del giudizio degli imprenditori sui tassi applicati al credito, che sale dal 21 al 36, oltre la media nazionale: un incremento importante, che contribuisce a rafforzare ulteriormente il rapporto di fiducia tra imprese e istituti di credito.
Noto infine con piacere come il rispetto del territorio e la tutela della comunità, siano le principali motivazioni alla base degli investimenti sostenibili intrapresi da circa un terzo delle aziende, in linea con i principi su cui da sempre si fonda l’attività di Banca Prealpi SanBiagio. Come Istituto di Credito fortemente legato al territorio in cui opera, poniamo infatti particolare attenzione alle progettualità di sostenibilità ambientale e sociale avviate dalle realtà locali. Inoltre, siamo da sempre impegnati nel raggiungimento di obiettivi di crescita sostenibile ed equa delle nostre comunità, oggi coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030, sia tramite l’adesione – come Gruppo Cassa Centrale - all’iniziativa del Global Compact delle Nazioni Unite, sia con azioni concrete, mirate a garantire la parità di genere. Tra queste, il recente lancio del nostro primo bando volto a supportare progetti finalizzati a creare una vera cultura di rispetto, pari dignità e opportunità”.
slide presentazione dati:
2023-198tx 2024 II Trim P01 USO STAMPA.pdf